Logo del Partito Democratico (via Wikimedia Commons ) Il 17 settembre l'ex presidente del consiglio Matteo Renzi ha annunciato la sua decisione di lasciare il Partito Democratico (Pd), una mossa che ha profondamente alterato gli equilibri di forze all'interno del parlamento e nel panorama politico italiano. "Mi dispiace e penso che sia un errore dividere il partito, ma al tempo stesso credo che ora il nostro compito sia molto chiaro: è quello di portare nel futuro il Pd," ha commentato il segretario del Pd Nicola Zingaretti. Secondo il fondatore di YouTrend e Agenzia Quorum Lorenzo Pregliasco, il nuovo partito di Renzi sarebbe di natura centrista , e punterebbe a prendere voti di elettori di centrodestra e di centrosinistra, rivolgendosi in particolare a "una fascia mediana di età" e "un pezzo di elettorato che è quello delle professioni, del lavoro autonomo, dei dipendenti più istruiti." La scissione di Renzi pone dei quesiti